Al fine di contrastare la diffusione del COVID 19 anche in materia di trasporto passeggeri sono state varate, sia in Italia che nel resto dei Paesi UE toccati dalla pandemia, diverse misure preventive.
Il DPCM del 14 luglio 2020 ha prorogato fino al 31 luglio prossimo le disposizioni già previste dal precedente DPCM dell’11 giugno 2020.
Si ribadiscono quelle di carattere generale, valide per tutte le modalità di trasporto, quali la sanificazione e l’igienizzazione dei locali e dei vettori (secondo le modalità prescritte dal Ministero della Salute e dall’ ISS), l’installazione di dispenser contenenti soluzioni disinfettanti, l’incentivazione della vendita online di biglietti, la previsione di misure per la gestione dei passeggeri e degli operatori nel caso in cui sia accertata una temperatura corporea superiore a 37,5° C.
I servizi di trasporto pubblico locale extraurbano, quelli con autobus non di linea (NCC) e autorizzati (linee commerciali) a media e lunga percorrenza possono, quando non è consentito viaggiare in piedi, derogare al distanziamento interpersonale di 1 metro purché siano rispettate le seguenti condizioni:
– misurazione in salita della temperatura corporea con idonei apparecchi
– nei viaggi di lunga percorrenza è obbligatoria la mascherina protettitva, correttamente indossata, e necessariamente sostituita dopo quattro ore
– devono essere evitati gli assembramenti in fase di salita e di discesa e limitati significativamente i movimenti all’interno del mezzo stesso
– ogni passeggero deve essere in possesso di un’autocertificazione dove attesta di non essere affetto da COVID-19 o di non essere stato sottoposto a periodo di quarantena obbligatoria di almeno 14 giorni, di non accusare sintomi e di non aver avuto contatti con persona affetta negli ultimi 14 giorni. Nel caso in cui la sitomatologia emergesse contestualemente o negli otto giorni successivi al viaggio si dovrà impegnare ad informare le Autorità sanitarie competenti.
Quanto alla capienza dei bus, in alcune Regioni e Province italiane è consentito dal mese di luglio 2020 viaggiare a capienza completa, previo l’obbligo di indossare adeguatamente la mascherina protettiva: Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Puglia, Sicilia, Veneto e Provincia Autonoma di Trento.
A partire dal mese di luglio anche gli altri Paesi europei hanno alleggerito l’applicazione delle misure di prevenzione ed hanno gradualmente iniziato ad abolire le restrizioni alle frontiere interne.
Di seguito una panoramica degli Stati più interessati dal turismo italiano.
Spagna: con un Regio decreto di fine giugno si è posto fine allo stato di allerta nazionale e si è consentito l’ingresso da tutti i Paesi facenti parte dell’accordo di Schengen. I bus spagnoli e stranieri possono viaggiare con capienza del 100% purché tutti i passeggeru indossino la mascherina.
Francia: con il decreto del 21 giugno scorso si richiede di garantire l’osservanza della maggiore distanza possibile; si elimina quindi il distanziamento interpersonale di 1 metro, richiedendo al conducente e a tutti i passeggeri (di età superiore agli 11 anni) di indossare sul bus e in fermata la mascherina protettiva. Nel caso di presenza di barriera mobile dietro al conducente un solo passeggero può occupare la prima fila, mentre 2 passeggeri possono sedersi ai due estremi delle file successive. Viene inoltre richiesto di rispettare le regole igieniche generali, come lavarsi regolarmente le mani, coprire il naso e la bocca quando si tossisce o si starnutisce.
Germania: fermo restando le varie normative federali che possono contenere previsioni differenti, le regole nazionali dispongono il mantenimento della distanza di 1,5 metri in salita, in discesa ed in fermata, l’obbligo di mascherina, l’assenza di sintomi per effettuare gli spostamenti dal proprio domicilio.
I bus possono viaggiare a capienza completa.
Olanda: dal 1° luglio 2020 è possibile viaggiare al 100% della capienza, purché sia in fermata che a bordo del vettore si indossi la mascherina, si esca uno alla volta dalla porta centrale, non si effetuino spostamenti all’interno del vettore, sia mantenuta chiusa la toilette, sia fornito in salita il disinfettante per le mani, siano scaricati autonomammente dal passeggero i propri bagagli, sia ventilato e disinfettato il bus a seguito di ogni corsa. Non possono essere utilizzati i sedili dietro al conducent ed è richiesta la compilazione di un’autocertificazione da parte del passeggero.
Austria: si mantiene la regola del distanziamento interpersonale di almeno 1 metro, salvo che per i soggetti conviventi. E’ obbligatorio utilizzare la mascherina a bordo del vettore ed in fermata.
Belgio: i bus possono viaggiare a capienza completa purché si indossi la mascherina, sia lasciata libera la prima fila di sedili dietro il conducente, la toilette di bordo rimanga chiusa, venga utilizzata solo la porta posteriore del vettore, sia mantenuta la distanza in fermata tra l’autista ed i bagagli vengano scaricati dall’autista con l’ausilio di guanti monouso.
Croazia: la normativa locale prevede il distanziamento interpersonale di 1 metro e la collocazione alternata dei passeggeri nei posti a sedere sul bus. E’ richiesto l’uso delle mascherine e l’installazione di una barriera fisica tra il posto del conducente ed i passeggeri.
Per gli stranieri che entrano in territorio croato ai fini turistici è richiesto di compilare un formulario presso il seguente sito: https://entercroatia.mup.hr/
Slovenia: si prevede all’interno del vettore il rispetto della distanza interpersonale di 1,5 metri, salvo che si tratti di un nucleo familiare. La stessa distanza deve essere rispettata con riferimento al conducente (i sedili dietro di questo devono essere contrassegnati con un divieto) e tra i passeggeri stessi in salita, uscita ed in fermata. E’ inoltre obbligatorio disinfettarsi le mani prima di salire sul vettore ed indossare la mascherina protettiva.
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