Vendere casa in edilizia convenzionata è un’attività che deve essere posta in essere con il massimo dell’attenzione.
Se non si è esperti od opportunamente informati è molto probabile che ci troveremo a vendere il nostro immobile a un prezzo più basso rispetto a quello che si sarebbe potuto ottenere.
Ciò si rende necessario per via di una serie di limitazioni e obblighi (convenzioni, leggi regionali, prezzi imposti, zone PEEP e altro) posti in capo al soggetto proprietario dell’immobile in edilizia convenzionata.
Questo può accadere anche se la vendita è assistita da agenti immobiliari. Se questo infatti non è propriamente documentato o non ha a cuore gli interessi del venditore e vuole solo registrare un’altra vendita.
Come detto brevemente in apertura, l’edilizia convenzionata è sottoposta a numerosi vincoli in caso di vendita e di locazione. Questi vincoli sono presenti nella convenzione stipulata da chi realizza l’immobile e il comune dove si trova lo stesso.
Tra queste limitazioni, quelle rilevanti per il nostro tema sono quelle legate alla possibilità di vendere, quale prezzo e a chi.
Ad esempio, molto spesso, vi è un limite di 5 anni entro il quale non si può rivendere l’immobile.
Questo, inoltre, deve essere venduto a soggetti che hanno un certo reddito e, spesso, non devono neanche possedere altri immobili di proprietà.
Queste limitazioni sono state inserite per evitare eventuali speculazioni visto che, queste sono state cedute a condizioni molto favorevoli.
Per evitare d’incappare in problemi, nel caso in cui non ti vuoi affidare a un agente immobiliare, il consiglio è quello di leggere attentamente la convenzione stipulata in modo da capire per bene a quali vincoli ci si trova.
Stai bene attento in quanto la vendita e’ nulla se non si rispettano dei limiti, ad esempio se fatta a soggetti privi dei requisiti ed è normalmente nulla per l’eccedenza se fatta a prezzo più alto di quello imposto dal Comune. Il che significa che la parte acquirente potrebbe chiedere indietro la differenza.
Una delle cose che succede spesso è che il soggetto si trova a vendere la casa in edilizia convenzionata al prezzo massimo stabilito dalla convenzione. Può però succedere che suddetta convenzione sia ormai scaduta. In questo caso al proprietario dell’immobile non rimane in capo nessun obbligo dal punto di vista del prezzo massimo!
Nel caso in cui la convenzione non sia scaduta e per te non sia conveniente vendere sottostando ai vincoli della convenzione, sappi che la maggior parte dei comuni prevede la possibilità di svincolarsi dalla stessa pagando una determinata somma.
La distinzione fondamentale dipende dal caso in cui si è acquistato il diritto di superficie (spesso di durata di 99 anni) o il diritto di proprietà.
Nel caso in cui abbia acquistato il solo diritto di superficie è necessaria la stipula di un atto notarile con il comune. Con questo si trasforma il diritto di superficie in diritto di proprietà.
Questa operazione lungi dall’essere economica, aumenta di non poco l’onerosità dell’operazione.
Devi vendere casa in edilizia convenzionata? Contattaci, con la consulenza di Tutela Nazionale puoi rimuovere il vincolo relativo al prezzo massimo di cessione del tuo immobile a fronte del pagamento di un corrispettivo a favore dell’Amministrazione Comunale.
I nostri professionisti si occuperanno dell’assistenza in tutte le fasi della procedura e di tutti gli adempimenti burocratici necessari in modo da massimizzare il tuo incasso e ridurre al mino il consumo di tempo.