In seguito all’emergenza nazionale causata dalla diffusione della pandemia da Corona Virus, le RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali) sono state pesantemente colpite portando alla ribalta il tema della responsabilità delle Case di Riposo.
Come tristemente riportato dalla cronaca abbiamo osservato alcuni episodi, purtroppo drammatici, avvenuti all’interno di queste strutture.
Ciò che è stato possibile evincere è che, in alcuni casi, vi è stata una pessima gestione della situazione.
Come noto molte Procure della Repubblica hanno aperto dei fascicoli a carico dei dirigenti delle case di riposo in cui si sono verificati numerosi casi di contagio da Covid-19.
Questo è stato possibile in seguito alle ispezioni effettuate dai Nas all’interno delle RSA.
I reati ipotizzati sono quelli di: omicidio colposo (plurimo) ed epidemia colposa.
Sotto il profilo penale, l’unica tutela consiste nel deposito di un esposto alla Procura della Repubblica competente.
Dal punto di vista risarcitorio, al contrario, si potrà procedere anche solo in sede civile, a patto che ne sussistano i presupposti.
La responsabilità della struttura per anziani, pubblica o privata, ha natura contrattuale e si basa o sul contratto stipulato dall’ospite o sul contatto sociale.
La problematica più delicata è quella relativa alle modalità con cui è avvenuto il contagio e la verifica dell’impiego di tutte le dovute cautele per evitarlo da parte della struttura.
In ipotesi di mancata somministrazione di DPI ed istruzioni operative, è ipotizzabile una responsabilità delle case di riposo anche di tipo penale.
A questa si affianca la responsabilità contrattuale da lavoro dipendente: il contagio da Covid-19 può, a certe condizioni, essere considerato come un infortunio sul lavoro.
Tutela Nazionale, grazie al suo network di professionisti e medici legali, è a tua disposizione per una prima consulenza gratuita in caso di danno da malasanità.
