In Italia durante il mese di Aprile si è registrato il record di disoccupazione; questa è scesa al 6.3% rispetto all’8% del periodo di Marzo.
Questa rilevazione, effettuata dall’ISTAT mette in risalto una contraddizione. Sebbene questo sia il miglior dato registrato dal lontano 2007, questo risultato potrebbe essere uno dei peggiori registrati ma andiamo a vedere il perché.
Prendendo i dati infatti, possiamo facilmente osservare come il record disoccupazione non sia sceso in virtù di una crescita degli occupati.
Semplicemente il campione usato dall’ISTAT per calcolare la percentuale di disoccupati si è ristretto. Leggendo infatti le cifre scopriamo che il numero di persone che hanno perso il lavoro è cresciuto rispetto al precedente ma, nonostante questo, osserviamo un Record per la disoccupazione.
Il numero di persone che hanno perso il lavoro sono 275’000 circa, un vero record negativo.
Come è possibile allora che, nonostante questi numeri, l’ISTAT ha registrato un Record di Disoccupazione?
Per capire questo infatti bisogna spiegare come viene calcolata la percentuale di disoccupazione e la differenza tra “disoccupato” e “inattivo”.
Il disoccupato è chi cerca occupazione ma non riesce a trovarla mentre, l’inoccupato è colui che ne ha lavoro e non è neanche alla ricerca.
La percentuale di disoccupati rilevata dall’ISTAT viene calcolata prendendo in considerazione solo la popolazione attiva, escludendo gli inoccupati.
Scendendo il numero di persone alla ricerca di lavoro e salgono gli inoccupati, la percentuale di disoccupati si calcola su una base meno ampia quindi, il valore finale è più basso.
Come abbiamo detto, se la percentuale di occupati è scesa di 275 mila unità, la crescita degli inoccupati è ancora più spaventosa.
Sono quasi mezzo milione il numero d’italiani che non è occupato e alla ricerca di occupazione.
Questi due valori combinati insieme ci danno quel valore del 6,3% che ha registrato l’ISTAT
Questo risultato, insomma, dovrebbe far preoccupare e non poco anche se abbastanza coerente con quella che è la situazione attuale.
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